Articolo Benessere Salute
Cottura giusta, Dipende da cosa mangiamo freccegiovedì 26 settembre 2013      


Molto spesso in cucina ci limitiamo a cuocere, anzichè scegliere la cottura più giusta per ciò che prepariamo. Durante la cottura le caratteristiche dei cibi vengono modificate non solo a livello di consistenza e sapore, ma anche per quanto riguarda le sostanze chimiche complesse che vengono trasformate in altre più semplici. Perchè è importante scegliere il giusto modo di cottura? Per ottenere il risultato più appetibile, è vero, ma anche per preservare le sostanze benefiche di ciascun alimento ed evitare la formazione di sostanze addirittura tossiche.

Partiamo dal presupposto che le cotture meno sane sono la frittura e la preparazione diretta della carne sulla brace. Al contrario, possiamo ottenere ottimi vantaggi dalla cottura al vapore. In questo modo, infatti, oltre a preservare tutte le sostanze nutritive che non vengono scolate come accade ad esempio con la lessatura, esaltiamo il sapore specifico di ciascun alimento, non dovendo aggiungere nient’altro, soprattutto non dovendo aggiungere grassi. Infine, si tratta di un modo di cucinare non dispendioso dal punto di vista energetico, dal momento che possiamo impilare i cestelli in cui posizioniamo i cibi, la fiamma deve essere bassa e i tempi sono piuttosto rapidi.

Detto ciò dobbiamo tener conto del fatto che non ci sono regole valide per ogni alimento. Il pesce, per esempio, affinchè conservi al meglio le sue sostanze organolettiche (che lo rendono particolarmente digeribile e tenero) richiede cotture non “aggressive”, come quella a bagnomaria o in tegame a fuoco basso, che non comportano la perdita dei tanto preziosi Omega-3, presenti soprattutto nel pesce azzurro e quasi azzerati dal forno a temperature superiori ai 100°. Per quanto riguarda i legumi, bisognerebbe non saltare mai la fase dell’ammollo prima della cottura, in modo da eliminare i fattori antinutrizionali, che li rendono spesso non digeribili e sono causa dello spauracchio flatulenza (risolvibile anche aggiungendo dei semi di finocchio durante la cottura).

E'fondamentale, poi, cuocere sempre i legumi a fuoco basso; inoltre un modo per evitare che la parte esterna resti dura o addirittura si sfogli, è aggiungere un pizzico di bicarbonato all’acqua di cottura. Circa la carne, non si può negare che il modo più goloso per gustarla sia cuocerla al barbecue, magari abbrustolirla anche al punto giusto, al limite del carbonizzato! Il punto, però, è che le alte temperature possono generare sostanze ad alto potenziale cancerogeno, quindi sarebbe opportuno quanto meno cuocerla tenendola lontano dalla brace. Per i resto ogni taglio e ogni tipo di carne va cotto a seconda delle specifiche caratteristiche organolettiche che presenta.

Se si vuole un roastbeef al forno ben digeribile, è consigliabile trattare prima il pezzo di carne con sale e zucchero, così come sarebbe meglio salare solo alla fine la carne cucinata in padella o grill. Per preservare le qualità del tipico filetto, bisogna scegliere una piastra con risalite di temperatura lenta e non preriscaldata; vale invece il contrario per la lombata di vitello. Le verdure, infine, sono ricche di acqua e vitamine che si disperdono con le lessature e se il cibo viene tagliato prima di essere cotto. Quindi se non possiamo fare a meno di bollire dobbiamo almeno usare la minor quantità d’acqua possibile e dividere in pezzi abbastanza grandi.

Inoltre, conviene optare per un calore intenso ma limitato nel tempo, per il fatto che durante la cottura alcune cellule presenti nella verdura si rompono liberando degli acidi nocivi che evaporano insieme al vapore acqueo, quindi evitiamo anche il coperchio, in modo da non intrappolarli. Un ulteriore accorgimento è quello di salare poco l’acqua di cottura, per evitare di trovarsi a mangiare verdure piuttosto dure. Ma ci sono delle eccezioni se si parla di broccoli e fagiolini. In questi casi, infatti usare abbondante acqua salata permette di tenere bassa la concentrazione degli acidi e di mantenere vivo il colore verde, che non è solo una questione estetica, ma è indice della dispersione di gas intrappolati generalmente tra le cellule vegetali delle verdure. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella  Giosa - vedi tutti gli articoli di Antonella  Giosa



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Ricetta del giorno
Orecchiette con ricotta
FAre bollire in una pentola di generose dimensioni 3 litri d’acqua e salarla con il sale grosso. Buttare la pasta, avendo cura di mescolare subito con ....
Arredamento Attrezzi Benessere Decorazioni Elettricità Fai da te Famiglia Finanza familiare Grandi elettrodomestici Idraulica Materiali Muratura Piccoli elettrodomestici Riciclo Riscaldamento Salute Tempo libero




Articoli correlati

I fiori di Bach - L’inizio e la ricerca dei fiori - giovedì 30 gennaio 2014
Un forte richiamo guidò Bach, un giorno di settembre, nel 1928, nel Galles, la sua terra natia. Durante le sue passeggiate, nelle campagne che furono protagoniste della sua infanzia, raccoglieva fiori, e tra questi, scoprì i primi tre che iniziò ........

Correre - La corsa amatoriale, quanto aiuta il nostro benessere - lunedì 3 febbraio 2014
Definizione: <b>viene definita come “corsa”, l’andatura umana o animale formata da una prosecuzione di balzi</b>, in cui, in cui la prima fase vede un piede rimanere a contatto del terreno, e la seconda fase dove il piede si stacca dal terreno ........

Le erbe: Parietaria e Artemisia - martedì 17 dicembre 2013
La Parietaria e l’Artemisia, sono le erbe che tratteremo in questo articolo. Parietaria: famiglia: Urticaceae genere: Parietaria specie: Officinalis nome scientifico: Parietaria officinalis E’ conosciuta anche come erba vetriola. Dove vive: ........

Le erbe: Gramigna, Iperico - giovedì 5 dicembre 2013
Le erbe che tratteremo in questo articolo, sono la Gramigna e l’Iperico. Gramigna: famiglia: Graminaceae genere: Cynodon specie: Dactylon nome scientifico: Cynodon Dactylon Dove cresce: la gramigna si trova ovunque, nelle coltivazioni, negli ........

I semi di Lino - martedì 13 maggio 2014
<b>Linum Usitatissimum Il Lino comune </b>(Linum usitatissimum L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Linaceae, annuale, di altezza tra i 30 ed i 60 cm, il fusto eretto e molto fragile. Le foglie sono tenere e lanceolate, ........



Ricetta del giorno
Spaghettini con zucchine e pomodorini
Portare ad ebollizione in una pentola 3,5 litri d’acqua, salare con sale grosso, e lessare gli spaghettini per 8 minuti.
Nel frattempo, lavare ....



 articolo Benessere Salute
Cottura giusta, Dipende da cosa mangiamo freccegiovedì 26 settembre 2013      

Molto spesso in cucina ci limitiamo a cuocere, anzichè scegliere la cottura più giusta per ciò che prepariamo. Durante la cottura le caratteristiche dei cibi vengono modificate non solo a livello di consistenza e sapore, ma anche per quanto riguarda le sostanze chimiche complesse che vengono trasformate in altre più semplici. Perchè è importante scegliere il giusto modo di cottura? Per ottenere il risultato più appetibile, è vero, ma anche per preservare le sostanze benefiche di ciascun alimento ed evitare la formazione di sostanze addirittura tossiche.

Partiamo dal presupposto che le cotture meno sane sono la frittura e la preparazione diretta della carne sulla brace. Al contrario, possiamo ottenere ottimi vantaggi dalla cottura al vapore. In questo modo, infatti, oltre a preservare tutte le sostanze nutritive che non vengono scolate come accade ad esempio con la lessatura, esaltiamo il sapore specifico di ciascun alimento, non dovendo aggiungere nient’altro, soprattutto non dovendo aggiungere grassi. Infine, si tratta di un modo di cucinare non dispendioso dal punto di vista energetico, dal momento che possiamo impilare i cestelli in cui posizioniamo i cibi, la fiamma deve essere bassa e i tempi sono piuttosto rapidi.

Detto ciò dobbiamo tener conto del fatto che non ci sono regole valide per ogni alimento. Il pesce, per esempio, affinchè conservi al meglio le sue sostanze organolettiche (che lo rendono particolarmente digeribile e tenero) richiede cotture non “aggressive”, come quella a bagnomaria o in tegame a fuoco basso, che non comportano la perdita dei tanto preziosi Omega-3, presenti soprattutto nel pesce azzurro e quasi azzerati dal forno a temperature superiori ai 100°. Per quanto riguarda i legumi, bisognerebbe non saltare mai la fase dell’ammollo prima della cottura, in modo da eliminare i fattori antinutrizionali, che li rendono spesso non digeribili e sono causa dello spauracchio flatulenza (risolvibile anche aggiungendo dei semi di finocchio durante la cottura).

E'fondamentale, poi, cuocere sempre i legumi a fuoco basso; inoltre un modo per evitare che la parte esterna resti dura o addirittura si sfogli, è aggiungere un pizzico di bicarbonato all’acqua di cottura. Circa la carne, non si può negare che il modo più goloso per gustarla sia cuocerla al barbecue, magari abbrustolirla anche al punto giusto, al limite del carbonizzato! Il punto, però, è che le alte temperature possono generare sostanze ad alto potenziale cancerogeno, quindi sarebbe opportuno quanto meno cuocerla tenendola lontano dalla brace. Per i resto ogni taglio e ogni tipo di carne va cotto a seconda delle specifiche caratteristiche organolettiche che presenta.

Se si vuole un roastbeef al forno ben digeribile, è consigliabile trattare prima il pezzo di carne con sale e zucchero, così come sarebbe meglio salare solo alla fine la carne cucinata in padella o grill. Per preservare le qualità del tipico filetto, bisogna scegliere una piastra con risalite di temperatura lenta e non preriscaldata; vale invece il contrario per la lombata di vitello. Le verdure, infine, sono ricche di acqua e vitamine che si disperdono con le lessature e se il cibo viene tagliato prima di essere cotto. Quindi se non possiamo fare a meno di bollire dobbiamo almeno usare la minor quantità d’acqua possibile e dividere in pezzi abbastanza grandi.

Inoltre, conviene optare per un calore intenso ma limitato nel tempo, per il fatto che durante la cottura alcune cellule presenti nella verdura si rompono liberando degli acidi nocivi che evaporano insieme al vapore acqueo, quindi evitiamo anche il coperchio, in modo da non intrappolarli. Un ulteriore accorgimento è quello di salare poco l’acqua di cottura, per evitare di trovarsi a mangiare verdure piuttosto dure. Ma ci sono delle eccezioni se si parla di broccoli e fagiolini. In questi casi, infatti usare abbondante acqua salata permette di tenere bassa la concentrazione degli acidi e di mantenere vivo il colore verde, che non è solo una questione estetica, ma è indice della dispersione di gas intrappolati generalmente tra le cellule vegetali delle verdure. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella  Giosa - vedi tutti gli articoli di Antonella  Giosa





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: